E’ morto Michael Toney, l’ex condannato a morte, dopo un solo mese di libertà

Michael e nipotesett.2009Stava ricostruendosi una vita per godersi quella felicità che dodici anni di ingiusta detenzione nel braccio della morte del Texas in attesa dell’esecuzione gli avevano privato. Michael Toney, incontrato da Marina Bortolani insieme al Sindaco Delrio tre anni fa è deceduto a seguito di un incidente stradale.

Quando ho letto il titolo della mail “Very sad news” su Michael Toney, 42 anni, l’ex condannato a morte incontrato alcune volte in Texas, di cui l’ultima insieme al Sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio, pensavo si trattasse di una notizia negativa sulla sua liberazione. Ho subito immaginato che un cavillo giudiziario avesse riportato Michael in carcere.

Invece la notizia è stata ancora più tragica: Michael Toney è morto. Sabato 3 Ottobre. In un incidente stradale. Era alla guida del suo pickup tra Jacksonville, Texas, e la sua casa in Rusk, Texas, quando è andato fuori strada all’altezza di una curva. Non indossava le cinture di sicurezza ed è stato sbalzato fuori dall’abitacolo morendo sul colpo.

Il suo corpo si trova all’Autry Funeral Home di Jacksonville, Texas.

Proprio in questi giorni Michael aveva festeggiato un mese di libertà dopo dodici anni trascorsi nel braccio della morte in Texas e alcuni mesi nel carcere di Fort Worth.

Michael era felice e si stava ricostruendo una vita.

Francamente sono senza parole e stento ancora a credere a quanto sia successo.

Desidero informare Reggio Emilia di questo lutto, che colpisce tutti, perché era un cittadino di Fort Worth, la città gemellata con Reggio Emilia dal 1985, un ex condannato alla pena di morte incontrato anche dal Sindaco Graziano Delrio insieme alla sottoscritta nell’ottobre di tre anni fa e il cui caso è stato fatto conoscere in diverse scuole superiori locali, commovendo molti studenti, tanto che alcuni di essi avevano instaurato un rapporto di corrispondenza con Michael da circa un anno.

Fino a un mese fa sembrava un film a lieto fine, dove, nonostante dodici anni di vita ingiustamente bruciati  in un braccio della morte, alla fine trionfava la verità e la “giustizia” (anche se faccio ancora fatica a definirla “giustizia” visto che non era stato ammesso l’errore giudiziario, ma trovato un escamotage per liberare un uomo innocente).

Ora invece la trama di questo film è improvvisamente cambiata e il protagonista muore senza riuscire a godersi quegli anni felici che gli spettavano.

Tutto questo è davvero triste. Molto triste.

Marina Bortolani

(Nelle foto: un recente momento felice di Michael -settembre 2009- insieme alla nipote durante il mese di libertà)

4 ottobre 2009     Categoria: Comunicati